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carlafrency.
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cara Sabina, quando parlo di me tendo alla preoccupazione, ma agli altri cerco di infondere positività, come fate voi con me. e allora CORAGGIO, cambiare medico può essere anche positivo: magari nello stesso ospedale, a volte i medici più giovani sono molto attenti e "tecnici", perchè freschi di studi, e possono darti aiuti che quelli più navigati possono trascurare, avere dimenticato o non essere informati. Magari faranno meno l'effetto "confessore", ma a volte conta di più un consiglio valido di analisi e cure, che una pacca sulla spalla, no? E poi, meglio partecipare attivamente al nostro percorso diagnostico: teniamo sempre fotocopie delle nostre analisi, appunti di cure, ecc. Serviranno se cambiamo medico.
A Ferrara, dove vado io, se voglio lo stesso reum devo andare privatamente, gli altri seguono pacchetti di pazienti in base al farmaco biologico (per ora io ho visto 5 reum). Loro tengono statistiche,ecc., sono specializzandi. Ma non mi trovo male. Certo il rapporto personale è inpensabile.
Coraggio, abbracci , CARLAFRENCY.