Mi presento, la mia storia, i miei miglioramenti

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  1. stefanoge8
     
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    Buongiorno a tutti,

    mi chiamo Stefano, scrivo dalla provincia di Genova e tra qualche giorno compirò 29 anni.
    Mi iscrivo al forum, che leggo però senza mai intervenire da molto tempo, per raccontarvi la mia storia, nella speranza che la mia personale esperienza possa servire ad aiutare qualcuno.

    Vi prego di leggere tutto quanto, so che potrebbe risultare noioso, ma sono arrivato al mio stato attuale solo collegando uno ad uno tutti i fattori della mia storia.

    Premessa

    Partiamo dal principio, penso l'unico modo per delineare un quadro il più possibile completo.
    Sono sempre stato un tipo sportivo, non sono molto alto, ma il mio fisico è sempre stato asciutto ed atletico, ho praticato pugilato a livello agonistico per 4 anni dall'età di 16anni, poi ho via via ridotto l'impegno sportivo a causa del lavoro che nel tempo si è fatto per me sempre più impegnativo.
    Sempre all'età di 16 anni, ho cominciato, come molti ragazzi, ad affiancare agli studi un lavoro serale, come portapizze in un locale della mia città, attività che ho svolto per ben 7 anni, addirittura aprendo con successo una mia pizzeria a soli 22 anni.
    Dopo questa breve avventura con il mio locale, ho lasciato il mondo della ristorazione per cambiare settore, acquistando una quota in una piccola azienda di trasporti genovese, il lavoro era frenetico, stressante e mi costringeva a pasti di "fortuna" nei ritagli di tempo tra una consegna e l'altra.

    Primi sintomi

    Siamo a marzo 2013, comincio ad avveritre alcuni attacchi di sciatalgia alla gamba sx, prendo alla necessità una bustina di oki per fare fronte alla giornata di lavoro, pensando che finalmente a giugno (sfruttando l'occasione di una operazione al setto nasale) avrei avuto un pò di riposo, in modo da dare respiro alla mia schiena, costretta a circa 9 ore di guida (e molti kg di pacchi) al giorno, ormai da quasi 3 anni.
    Nei mesi seguenti però, gli attacchi di sciatalgia, si fanno sempre più pesanti e costanti, fino ad arrivare al punto di dover prendere FANS tutti i gironi.
    Finalmente arriva il 10 giugno, giorno dell'operazione al naso che eseguo nell'ospedale San Camillo di Forte dei Marmi (tengo a precisare che almeno questa operazione ha avuto un totale successo :D )
    Dopo 2gg di degenza torno a casa, sempre con la mia sciatica sx, ma con il riposo e gli anti infiammatori post intervento, sembrerebbe migliorare fino a scomparire.

    Evoluzione e panico per la prima volta

    Arriva il 30 di giugno, sono passati 20gg dalla mia operazione, mi sento molto bene finalmente, il mio naso libero dopo anni di tormenti mi lascia finalmente respirare in pace, anche la gamba sembra stare perfettamente, tanto che quel giorno riesco anche a fare una breve corsetta sotto casa.
    Durante queste due settimane di convalescenza però, mi contatta una persona, cliente di lavoro della mia fidanzata ed attuale compagna, ha una pizzeria da lasciare in gestione e m i chiede se sono interessato. Pensando alla pesantezza del lavoro che stavo svlgendo da ormai 3 anni, decido di cogliere l'occasione e rimettermi in gioco, che sia forse il modo di far riprende la mia schiena e scongiurare gli attacchi tremendi di sciatalgia?
    Purtroppo non è così, esattamente il 1 luglio, il primo gg con la nuova attività, vengo svegliato da dolori sciatici lancinanti, erano le 6 del mattino. Cerco di alzarmi dal letto per prendere un oki o qualsiasi cosa potesse alleviarmi il dolore, così forte da farmi venire la nausea..

    Evoluzione e panico per la seconda volta

    Comincio gli esami di routine, medico di base che incolpa gli sforzi e lo stress subito dei miei dolori, non credendo all'intensità del mio malessere mi prescrive un RM lombo-sacrale a 6 mesi di sistanza.
    Nessun problema, il giorno stesso prenoto privatamente per il gg seguente. Esito della RM totalmente negativo, non ho ernie, non ho schiacciamenti.
    Preso dallo sconforto, dopo più di un mese con invalidante zoppia, torno dal medico che mi liquida dicendomi che sono stressato e che devo andare a nuotare.
    Nel frattempo (sempre privatamente) contatto un fisioterapista e comincio un trattamento di ben 3 mesi, assolutamente INUTILE.
    Al contempo ancora mi reco da: ortopedico, fisiatra, neurologo. I primi due non sanno cosa dirmi e mi guardano attoniti, la fisiatra mi consiglia di continuare la fisioterapia e di andare a nuotare.

    INCREDIBILMENTE

    Il neurologo, dopo 8 MINUTI di visita, rifiutandosi di guardare RM e RX (che nel frattempo avevo effettuato) mi dice sicuro:
    "Lei è fibromialgico" e mi prescrive una bella paginetta di psico farmaci, tra cui il Lyrica. Ovviamente non mi spiega niente a riguardo, mi chiede il suo compenso e mi manda via.
    Io non credo ad una sola parola, anche perchè la stessa cosa era stata detta a mia mamma per anni, ma quella è un'altra storia della quale magari scriverò in seguito.

    Ulteriore evoluzione e panico per la terza volta

    Preso sempre oiù dallo sconforto ma deciso più che mai a non arrendermi, comincio a studiare qualsiasi cosa potesse riguardare i miei sintomi, così mi imbatto nella SACROILEITE e, purtroppo, a tutti i suoi annessi.
    Preso coscenza di quello che poteva riguardarmi, prenoto una visita da uno stimato reumatologo della mia zona.
    Non mi prescrive niente, ne esami, ne cure, mi dice soltamente che non ho malattie reumatiche e che guardando la risonanza si intravede uno schiacciamento di L5/S1 e questo spiegava i miei sintomi.
    Per maggiore sicurezza mi rimanda dal neurologo per leggere meglio la risonanza.
    Nel frattempo il dolore era così insopportabile che solo punture inframuscolari mi davano un leggero sollievo, ma per non più di 6/8 ore, a volte capitava che nella notte dovessi chiamare la guardia medica a causa dell fitte lancinanti che mi paralizzavano nel letto.

    Un altro colpo di scena

    Dopo 4 mesi di sciatalgia alla gamba sx, tutti i miei sintomi scompaiono in una notte e si trasferiscono alla gamba dx.
    Preso dal terrore costituito dal non sapere cosa avessi, ma al tempo stesso confortato dall'aver scongiurato patologie gravi, nelle mie ricerche e confronti con persone sofferenti, scopro che il problema potrebbe avere un origine posturale, forse a causa delle mie gambe storte? Oppure della mia lordosi lombare pronunciata?
    Così decido di prenotare a Chiasso, in un famoso centro che si occupa di riallineare la 1a vertebra cervicale, dal quale disallineamentom potrebbero dipendere molte patologie.
    16 luglio (se non sbaglio gg), erano trascorsi circa 13 mesi dall'inizio delle mie sofferenze, arrivo a Chiasso e, inconsapevole del trattamento, mi sottopongo al riallineamento della 1a vertebra cervicale.
    Mi controllano e arriva subito la diagnosi: La vertebra è spostata e bisogna riallinearla!
    Me lo aspettavo, più che altro per mancanza di fiducia, così non perdendo la speranza proseguo con il trattamento.
    Questa cosa dura in tutto 1 e 1/4, con mia grandissima sorpresa mi rialzo dal lettino e (documentato da foto con puntatori laser) vedo che ho guadagnato 2cm in altezza e un pò di simmetria posturale.
    Così esco dalla clinica e distrutto dai miei dolori torno a casa.

    Finalmente una svolta

    Sono passati 3 atroci gg dal trattamento, durante i quali i miei sintomi si sono fatti ancora più terribili, però la mattina del 4 gg qualcosa è cambiato, finalmente posso mettere il piede a terra, il dolore è ancora tanto, ma posso appoggiare il piede.
    Sono troppo felice, penso di aver trovato la soluzione dei miei mali!!!

    I sintomi migliorano ma

    Purtroppo però, nonostante il miglioramento dei miei sintomi, che hanno eliminato la sciatalgia e la rigidità del piede, rimane sempre una fitta molto forte a livello del gluteo a fianco del sacro, ogni singolo passo che faccio o singolo giorno.
    Non riesco a sopportare oltre, continuo ad andare a lavorare, faccio poco ma tiro avanti.
    A settembre, mi sveglio una mattina con un nuovo preoccupante sintomo (almeno per me).. Un blocco tremendo a centro schiena, ora che sono più documentato posso dirvi che è precisamente a livello della giunzione dorso/lomare, cioè D12/L1.
    Non mi rassegno ancora e sotto consiglio di conoscenti mi rivolgo ad un (ovviamente stimato) chiropratico.
    Mi sottopongo alla bellezza di 18 sedute, tutte eseguite da vestito e di corsa, pagate a peso d'oro.
    Nessun miglioramento, anzi..

    Colpo di scena

    Sempre più convinto di u n errore di diagnosi, prenoto una visita da uno dei più stimati Reumatologi di Genova, vice primario di un famoso ospedale. Tale professore dopo una veloce visita (effettuata da due giovani praticanti) mi dice:
    Mah, lei potrebbe avere come no una patologia reumatica, prenda FANS per 45gg e mi faccia sapere.
    Non vi dico il mio pensiero, tanto più continuando a leggere su qualsiasi sito di reumatologia che prima si diagnostica e cura la malattia, più possibilità ci sono di guarire.
    Comunque sia prendo il farmaco (non ricordo il nome) e inizio la cura.
    Sempre privatamente decido di prenotare una RM completa alla colonna, tutte le analisi del sangue complete e l'esame di estrazione genomica per controllare i vari alleli HLA.
    I riusltati:
    Sangue, tutto negativo
    RM, presenza di edema a livello D10 e D12
    HLA, positivo per B13 (artite psoriasica) B27 (spondilite anchilosante/atrite reattiva)

    Arriva la diagnosi

    Con questi esami in mano cambio reumatologo, questa volta sono stufo di aspettare e costringo il mio medico a segnarmi una visita ospedaliera con urgenza. La ottengo!
    Mi reco all'ospedale di Recco (città famosa per la sua focaccia al formaggio), dove la dottoressa di turno, dopo avermi fatto elencare i sintomi e guardato gli esami esordisce con:
    "Lei è affetto da spondilite psoriasica, si prepari ad una vita di inferno perchè non ne guarirà mai!" (Giuro che non sto inventando)
    E poi passa a spiegarmi che io ho ben due tipi di artrite e se le cure che mi prescriverà avranno effetto, forse potrò ottenere una vita discreta.

    Continuo a non arrendermi

    Per carattere non mi arrendo mai, ho sempre fatto fronte a molte difficoltà, purtroppo anche familiari.
    Così inizio a fare ricerche in OGNI LINGUA su Google, concentrandomi sulle storie di guarigione, pensavo che dovesse esistere un modo per guarire.
    Con mio grande stupore, arrivo a diversi siti americani e canadesi che hanno in comune una sola cosa.. ALIMENTAZIONE!!!
    Non posso crederci e continuo a documentarmi ed approfondire l'argomento, arrivando poi a decidere di sperimentare un regime specifico.

    La paleo dieta

    Arrivato a questo punto, deciso più che mai a voler guarire, al tempo stesso dubbioso sugli effetti, ma spaventato anche dalle controindicazioni delle cure che la dottoressa avrebbe volutto prescrivermi non appena terminato il ciclo di fans, mi armo di buona volontà ed agisco così:

    PRIMA DI COMINCIARE VOGLIO SOTTOLINEARE NUOVAMENTE CHE QUESTA E' SOLO LA MIA PERSONALE ESPERIENZA E NON VOGLIO IN ALCUN MODO TRAVIARE NESSUNO A PRENDERE INIZIATIVE SE NON PER SUA VOLONTA'

    Interrompo subito l'assunzione di FANS e nel contempo decido di smettere di mangiare la mia amata pizza (pasto quotidiano per me fino a quel momento) e di passare alla paleo, che prevede il seguente regime:

    -eliminazione di tutti i cibi raffinati e trasformati
    -eliminazione di tutti gli zuccheri complessi (derivati del grano in ogni forma)
    -eliminazione totale dei latticini
    -introduzione gioraliera (ovviamente a rotazione) di pesce, carne rossa, carne bianca, uova e verdure.

    E' consigliato seguire strettamente questo regime per un minimo di 30gg, ma più si segue e meglio è.
    C'è anche un regime alimentare più restrittivo, chiamato "Protocollo Paleolitico Autoimmune" che però io non ho seguito inizialmente.

    Evoluzione

    Seguo senza sgarrare il regime per ben 75 gg durante i quali, finalmente, riesco a vivere senza nessun aiuto di FANS e medicinali di alcun tipo. Al termine di questo periodo decido di mangiare una pizza per festeggiare.
    E' quel giorno stesso che capisco di essere altamente intollerante a una cosa che ho magiato praticamente quotidianamente per quasi 12anni, per poi capire che la stessa cosa mi succede con un semplice piatto di pasta o con la brioche a colazione.

    Ulteriori aggiornamenti

    Nonostante il mio impegno con la dieta e tutti i miglioramenti che ho avuto nell'ultimo anno, continuo a fare accertamenti sul perchè continui a sentire dolore ileo sacrale, in questo momento al lato sx.
    Ebbene, dopo tantissimi specialisti consultati, quasi tre anni di sofferenze, incredibili (almeno per me) scoperte sull'alimentazione e su me stesso, scopro che le mie sacroiliache sono anche infiammate a livello meccanico e che nelle settimane a seguire da oggi, dovrò sottopormi ad alcune infiltrazioni radioguidate (ospedale di Pavia) e vede come va.

    Epilogo

    Oggi posso dire di avere riacquistato finalmente l'uso del mio corpo, posso camminare, lavorare e ieri pomeriggio, a distanza di circa 2 anni e 1/2 da quell'ultima corsetta del 30 giugno 2013, ho per la prima volta corso, per ben 2km (poi mi ha mollato il fiato :blink: )
    e questo senza dover assumere niente che assomigli ad una pastiglia, una siringa o a un terapista manuale.

    Ringraziamenti

    Rimgrazio tutti quelli che sono arrivati a leggere fino qui, nella speranza di poter essere d'aiuto anche ad una sola persona, se così fosse, è valsa la pena stare così male e aver speso di tasca mia (molte visite le ho tralasciate altrimenti non finivo più di scrivere) la bellezza di 16.000€, avete capito bene sedicimila!!!

    Spero che nessuno pensi che ho scritto tutto ciò per screditare qualcuno o per meri fini personali, perchè io realmente esisto, lavoro e vivo vicino Genova e sono a disposizione di chiunque abbia bisogno di un confronto o di un consiglio.
    Per rispetto del forum non ho messo alcun link verso tutti i siti e le letture che mi hanno aiutato in questo percorso, ma se mi sarà consentito li inserirò in seguito.

    A presto,

    Stefano

    Edited by stefanoge8 - 6/12/2015, 18:48
     
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    Stefano, sono venuta a leggere seguendo il tuo consiglio nel topic dove avevo risposto.
    Ho letto tutto.La mia storia è meno calvario, se così vogliamo dire, perchè di calvari ne avevo già fatti anni prima per poi scoprire la celiachia,e perchè vuoi per conoscenze dirette e indirette ho letto molto circa le malattie autoimmuni.Così quando 2 anni fa, dopo i primi lancinanti episodi infiammatori e simmetrici, avevo già capito dove stavo andando a parare.
    Ho messo la testa sotto la sabbia cercando di negare l'evidenza, sino a quando gli episodi sono diventati talmente continuati da spingermi agli esami ematici, dai quali il quadro era talmente chiaro, se pur non nel dettaglio, fra Ar o connettivite indifferenziata o artrite psoriasica etc etc.. che ancora cerchiamo di capire.
    Sarà che ho una storia familiare molto triste e correlata alla medicina..all'impotenza della medicina, alla faciloneria con cui ti fanno ingurgitare veleni che non risolvono niente, e sarà che da celiaca ho studiato sempre molto di nutrizione, pur non seguendo poi affatto bene i principi studiati, ma sono convinta che l'alimentazione abbia una componente importante sul manifestarsi di alcune patologie, specialmente autoimmuni.E sono convinta che il sistema immunitario non impazzisce senza un perchè.Certamente siamo di costituzioni diverse, più o meno forti, più o meno esposti a certe patologie, sicuramente il dna la familiarità etc, hanno un suo perchè, ma di certo l'impazzimento senza motivo, così come la medicina risponde spesso, io non lo accetto.
    La paleo ha funzionato per te. Io reputo la carne qualcosa di ormai troppo manipolato per essere un alimento sano per l'organismo,per esempio.Ma le storie di persone che cambiando stile alimentare sono guarite sono tante.Certo non in un giorno, non in una settimana e a volte nemmeno in un anno, ma ne sono uscite.Perchè la medicina si ostina a non riconoscere valenze nell'alimentazione?
     
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  3. stefanoge8
     
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    Ciao Valerie77,

    mi dispiace davvero tanto per la tua situazione come mi dispiace per chiunque soffra senza vedere una via d'uscita.
    Io non ho specificato nel mio racconto nulla a riguardo della carne rossa, che viene solitamente demonizzata in ogni discussione in cui viene relazionata alle malattie autoimmuni ed infiammatorie.
    Così lo faccio adesso, la carne rossa (che tra l'altro mangio in elevate quantità) la faccio arrivare esclusivamente da un paesino in provincia di Parma, di fatti li mio nonno ha una casetta ed io ho la totale certezza che quegli animali crescono al pascolo e come la natura ha programmato, mangiano solamente erba e non foraggio!!
    Questo secondo me (e non solo) è il problema della cattiva risposta dell'organismo alla carne rossa.

    Io penso che se veramente lo vuoi, puoi privarti di tutto quello che ti fa male e mangiare davvero a regime.

    Io per primo ho fatto fatica, un'enorme fatica, anche perché a pochi giorni dal l'eliminazione dei cibi lavorati, nasce una fame profonda ed incolmabile.
    Nel mio caso questa fame è durata 3 mesi, durante i quali mi ha costretto a mangiare quantità enormi di cibo oltre che a dover spendere enormemente di più rispetto a prima.
    Ma analizziamo la faccenda per quella che è: non si tratta di scalare l'Everest, ma di sedersi a tavola e mangiare una cosa anziché un'altra.
     
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  4. annapicci1
     
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    Caro Stefano,
    ho letto tutto il tuo calvario. Capisco come tu abbia dato retta ai dottori vari che hai incontrato, perché sei giovane e qualcuno ti doveva aiutare. Purtroppo hai trovato la soluzione alla fine del calvario. Io ho avuto nel 2013 la diagnosi di artrite reumatoide, con una cura con il cortisone a gogò e mi sono riufiutata, senza sapere niente, di seguirla. Mi sono detta: "piuttosto muoio!" Ma il ho quasi 70 anni e per me è diverso. In ogni caso, da questo mio rifiuto si è aperta una strada nuova, tanto che dopo due anni mi considero guarita. La "medicina" è stata quella che tu stesso hai trovato, cioè l'alimentazione. Sono stata curata da un medito antroposofo che mi ha curato con medicinali a base di erbe, ma ho seguito anche la dieta del dottor Mozzi, che studia la relazione tra gli alimenti e il gruppo sanguigno dei malati. In linea di massima, le indicazioni generali sono quelle che hai detto tu, ma in particolare il dottor Mozzi esclude anche il glutine e tutti gli alimenti che lo contengono, che sono le farine tutte, tranne quella di mais (la polenta) e poche altre, come il miglio, il grano saraceno e la quinoa, che non è un cereale ma fa parte della famiglia degli spinaci. Da questa osservazione si potrebbe dedurre perché proprio la pizza ti faceva male. Se ti interessa approfondire la questione, i libri del dottor Mozzi si trovano in libreria, da Feltrinelli.
    Ti auguro di proseguire bene la tua attività e la tua vita. Io ho imparato a diffidare dei medici, soprattutto di quelli tanto famosi, perché oggi il corpo umano viene curato a pezzi e non come un tutt'uno, in cui le varie parti interagiscono. Un'altra cura che ho seguito l'anno passsato è stata l'agopuntura, perché quella terapia considera appunto il corpo umano in toto.
    Con l'occasione ti mando tanti auguri per il nuovo anno.
    Anna Piccinini
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    Alessandra

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    Azzano Decimo (PN)

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    Ciao Anna,
    benvenuta. Grazie di averci voluto raccontare la tua esperienza. Anch'io attualmente stò tentando di eliminare il glutine in quanto c'è un sospetto di intolleranza. Non sono ancora andata a fare le analisi, prima voglio tentare un periodo senza per vedere come stò. Ma il problema non è tanto i dolori quanto l'intestino che è ko completo. Già sono intollerante al lattosio.
    Vedremo come va.
    Ho seguito per un periodo l'agopuntura ma purtroppo ho la pelle delicatissima e gli aghi mi hanno provocato problemi non indifferenti così ho dovuto smetterlo.
    Un abbraccio, a presto.
     
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  6. stefanoge8
     
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    Ciao annapicci,

    grazie anche da parte mia per aver condiviso la tua esperienza.
    Conosco anch'io la dieta del Dott. Mozzi, penso che tu stia seguendo quella relativa al gruppo sanguigno 0, che tra l'altro è il mio.
    Con la paleo sono andato oltre (purtroppo è più restrittiva e il purtroppo è sincero perchè darei oro per un piatto di spaghetti) perchè mi sono accorto che patisco tanto i lieviti e parte degli amidi.
    Mi segno la tua mail, così possiamo tenerci in contatto.
    Ora mi collego al messaggio di tarantola per quanto riguarda l'intestino, beh l'intento è proprio di curare quello.
    In rete si trovano moltissimi articoli sull'alimentazione, collegata alla permeabilità intestinale, collegata alle malattie autoimmuni.

    Colgo l'occasione per augurare buon anno a tutti!
     
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  7. dilbert
     
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    Ciao a tutti.

    Stefano, sono totalmente d'accordo con te. Seguo anch'io la stessa tua 'dieta' (o nuovo modo di alimentarsi?), che consiglio a tutti in quanto non invasiva e... tentar non nuoce.

    Avevo già evidenziato la problematica dell'alimentazione, e (vedi https://reumatoide.forumfree.it/?t=68761688&st=30 ma leggete pure tutto il 3d), seppur guidato da uno specialista - in alimentazione -, ho seguito (e seguo tuttora!) il regime alimentare che stai seguendo tu con gli stessi benefici. Certo, la mia storia è stata molto diversa, se vogliamo più breve, della tua... Però ... ho provato come te sulla mia pelle.

    Aggiungo che lo specialista che mi segue mi ha prescritto anche una terapia omeopatica e vitaminica a sostegno della terapia di protocollo (reumaflex + folina), ma questa è personale, cambia da persona a persona, e consiglio quindi di rivolgersi ad uno specialista.

    Il fine è diminuire la quantità di infiammazione presente nel nostro corpo. Infiammazione che la gente normalmente tollera, ma noi di infiammazione ne abbiamo da vendere, per cui il corpo reagisce nei modi più impensati.

    Riassumendo:

    - no latte e derivati ( si può fare ...)
    - no carne di maiale, salumi, insaccati... (questa è tosta)
    - no ad alcool, bevande gasate, aceto (e vabbè)
    - no farina 'comune', di grano duro (cosiddetta varietà 'creso'), e quindi tutta la pasta/pizza biscotti fatta con la farina di grano comune (questo è TOSTISSIMO...)

    - in sostituzione del latte di mucca: capra, pecora, latti di riso, mandorla, soya ...
    - in sostituzione della farina comune di grano duro: farina di farro, kamut, riso, quinoa... pasta e farina di grano ANTICO: timilia, senatore cappelli, khorasan ... saragolla.

    Aggiungerei, per gli interessati, di cercare sul web da dove deriva il grano duro comune... per esempio:
    https://it.wikipedia.org/wiki/Creso_%28agronomia%29 o qui:
    http://www.rivistadiagraria.org/articoli/a...cerca-italiana/ o qui:
    www.associazionesum.it/il%20grano%20creso.htm

    Sono solo alcuni siti (non sponsorizzati) che raccontano gli stessi FATTI.

    Anna, Valerie, e chiunque voglia ... provare per credere.

    Era la mia via per il miglioramento, credevo fosse unica e personale, che funzionasse solo per me. Ma adesso scopro che è stata anche la sua (tua, Stefano) via per il miglioramento. Saremo due casi unici?

    Spero che qualcuno voglia provare, e che possa riferire delle buone notizie.

    Corrado.
     
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    Ciao Corrado.Ma la Paleo che segue Stefano simil sistema Mozzi, punta tutto sulla carne o molto.
    Ti ringrazio dell'invito.Sto ancora cercando di capire bene cosa funziona e cosa no. Riassumendo, il mio è un regime pressochè vegano.Io ogni tanto passo dal vegano al vegetariano..essendo anche celiaca ho nei cereali una scelta più ridotta, e non so se sia questo o il regime in generale, ma ogni tanto mi viene una voglia smodata di formaggi come non ho mai avuto in vita mia.
    Le infiammazioni si sono indubbiamente ridotte. Non sono scomparse, magari.Ma certe cure vanno anche protratte per anni e di certo se in anni ci siamo ammalati, non possiamo certo pretendere in pochi mesi che tutto si sistemi.
    Non prendo farmaci. Sto combattendo contro il reumatologo che mi vorrebbe assoggettata al Methotrexate, e io per ora rispondo ' ci deve essere una soluzione diversa'. Certo, quando inizia ad infiammarsi la mano o la spalla etc.. vedo davvero le stelle e non sono dolori sopportabili, affatto. Ma è certo che sono più rare.
    Poi non so, queste malattie vanno anche in remissione per alcuni periodi.
    Il fattore reumatoide che all'ultimo controllo ematico era a 150 il che mi fa capire che la malattia è sempre li.. Però è una strada da tentare, assolutamente.

    Edited by Valerie77 - 25/1/2016, 17:54
     
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  9. stefanoge8
     
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    Ciao Corrado, ciao Valerie, ciao a tutti,

    per prima cosa rispondo alla domanda di Corrado: "Saremo due casi unici?"
    Beh, no! Con le mie migliaia di ore passate in rete (perchè impossibilitato a camminare e quindi fermo in casa), ho letto moltissime altre storie simili alla nostra (tra le quali quella poco sopra il tuo commento della signora annapicci) ed inoltre ho avuto un bello scambio di mail con un ragazzo oltre oceano, Steve Morgan, che mi ha dato diversi consigli su come applicare al meglio questo stile alimentare.
    Purtroppo per lui, è intollerante anche a tutti gli amidi, quindi la sua dieta è più restrittiva, ma gli ha letteralmente salvato la vita, in quanto la sua spondilite era arrivata ad attaccargli il cuore e gli aveva provocato una insufficienza cardiaca pari al 35%.
    Se lo trovo metto il link del suo sito, è stato costretto ad aprirne uno, perchè come me, moltissime persone lo contattavano per consigli (che lui da in maniera totalmente gratuita, lo sottolineo per evitare possibili critiche..come se poi i reumatologi esercitassero gratis.. <_< ).
    Comunque sia, io mi sono abituato talmente bene che non mangio nessun tipo di farina e latticini, sono paleo puro e ho incredibilmente ripreso una forma fisica che non avevo da quando ragazzino ero pugile agonista. E se questo regime regime fosse dannoso come sostenuto da alcuni, penso che per me sarebbe più logico essere grasso oppure deperito, non di certo aver messo su muscolatura ed addominali scolpiti.

    Valerie, adesso mi rivolgo a te e per il motivo sopracitato, ho scoperto anche (ma anche qui dovrei trovare i link degli articoli) che una dieta vegana/vegetariana, favorisce la crescita fuori misura di un batterio chiamato klebsiella (presente in ognuno di noi in misura ridotta), capace di creare forti reazioni autoimmuni, ma essendo dotato di mimetismo cellulare, risulta difficile da individuare anche tramite esame delle feci e similari.

    Quello che ho capito con il tempo è che è tutta una questione di flora batterica intestinale e deve essere equilibrata, per questo motivo ci vogliono tutti i nutritivi di cui disponiamo in natura.
    Voglio fare un paio di esempi, se capitassi su un'isola deserta, cosa potrei mangiare?
    Sicuramente cocco, ma dopo 10gg il cocco non mi darebbe le calorie necessarie per vivere e sarei costretto a pescare o cacciare, le protiene sono fondamentali e si potrebbero anche mangiare crude. Cosa che il grano..

    Detto questo, ripetendo ancora che non voglio costringere nessuno ma che tentar (ma tentare seriamente) non nuoce, se non alla golosità, passo a raccontarvi degli ultimi sviluppi inerenti alla mia situazione..
    Come credo avrete letto nella mia presentazione, a metà del mio percorso ero stato in una clinica di Chiasso in Svizzera, per effettuare il riallineamento della prima vertebra cervicale e che tale riallineamento mi aveva portato benefici sia posturali che in termini di dolori veri e propri. Ebbene, in quella clinica mi avevano consigliato di trovare un professionista che verificasse che non ci fossero altre vertebre fuori asse nel resto della mia colonna (specifico che la prima si deve correggere necessariamente con appositi strumenti e quindi è necessario rivolgersi ad un centro attrezzato), bene, così ho fatto, ma purtroppo ho girato mesi a vuoto per Genova e provincia, rimettendo come al solito un sacco di soldi.
    Però, dopo aver ripetuto gli esami ed aver trovato ancora tutti i valori assolutamente normali (esattamente come una persona sana) non mi sono dato per vinto, non c'è motivo per cui mi debba tenere quel fastidio alla sacroiliaca sx, così dopo altri giorni di ricerche ho trovato un ottimo chiropratico nella provincia di Milano (veramente gran professionista e gran persona) che con una sola radiografia ha notato che avevo e ho ancora due vertebre cervicali lussate ed è riuscito a debellare finalmente il dolore che ancora non riuscivo a togliermi di dosso.
    Sembra strano? Lo è, ma evidentemente ancora una volta il corpo non ragiona per settori e se una zona è sofferente, tutto il resto ne risente.
    Per il momento ho eseguito solo due sedute su un totale di 13 previste (una a settimana), ma avendo raggiunto una soglia di benessere ed energia che non avevo da quando ero adolescente, mi godo un pò la vita e il mio ritorno al 100% nel mondo del lavoro!

    Mi raccomando ragazzi, non mollate mai, niente è più importante della propria vita :D :D
     
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    Il benessere proviene dall'intestino.È esatto.E non è così facile mantenerlo sano, non solo per una questione alimentare ma anche stile di vita, aria che respiriamo stress tensioni etc etc.
    Io credo che ognuno debba fare dei tentativi, delle prove con se stesso, reimparare ad ascoltarsi e capire cosa riesce a farlo stare meglio.
    Io con la carne non sto affatto bene Stefano.La mia attuale alimentazione, escluso le crisi di latticini e uova che cerco comunque di concedermi di rado ( e che testato.. se superano i 2 giorni mi portano subito gonfiori e dolori agli arti)non è composto di sola frutta e verdura ci sono cereali senza glutine semi, soia in semi ma anche come tofu o hamburger.In sostanza, se pur di origine vegetale ci sono proteine ci sono carboidrati e zuccheri anche..non manca niente. È solo di origine vegetale e non animale.E che togliere la carne e derivati animali dalla mia alimentazione sia stato un bene è palese.Principalmente per un intestino che, appunto,già da celiaca ha le sue difficoltà e con un alimentazione animale mi costringeva ad abusi di lassativi e altre cose che di certo non miglioravano la situazione. Le malattie autoimmuni hanno per altro un altra origine.. psicologica.Non credo infatti sia un caso che quest'ultima si sia scatenata pochi mesi dopo la morte di mio fratello. Il corpo si ammala perchè non è in equilibrio e non riceve il giusto rispetto la dove comanda su tutto il cervello.Non sto ad elencarti gli studi che portano alla dannosità della carne, perché su di te funziona, così come su di me invece funziona il farne a meno.
    Potrei fare molto meglio e lo farò, del tutto fuori come dicevo sopra, non ne sono. Però lascia stare lo sviluppo di microbi o batteri stile terrorismo, ne fanno già abbastanza in medici di terrorismo per convincerci che non c'è altra soluzione a dover controllare mitigare e fare a pezzi il nostro sistema immunitario con le medicine tossiche e pericolose che propinano come fossero caramelle.
     
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  11. stefanoge8
     
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    Ciao Valerie,

    sulla componente psicologica delle patologie autoimmuni mi trovi d'accordo, anch'io prima di ammalarmi (2-3 anni prima) ho vissuto una situazione quasi drammatica (per un ragazzo di 22 anni), non sto ad inoltrarmi in particolari perché lasciano il tempo che trovano..
    Comunque ho sviluppato la malattia, o almeno i sintomi, dopo aver superato quel periodo pessimo ed essermi preso rivincite e soddisfazioni personali molto forti. In quel periodo mi sentivo invincibile.. Purtroppo così non era..

    Comunque voglio specificare alcune cose, intanto sul consumo di derivati, come i salumi, che hanno nella stragrande maggioranza dei casi aggiunta di lattosio e di zuccheri complessi.
    Io non ne faccio uso, fatta eccezione per alcuni tipi di prosciutto crudo selezionato che uso per farcire le mie uova al tegamino, cotte in olio di oliva e consumate a colazione.
    La carne invece, mi arriva esclusivamente da un allevamento montano in provincia di Parma, il proprietario lo conosco personalmente e so che tutte le sue vacche vivono al pascolo e non hanno alcun tipo di foraggio nella loro dieta. In gergo questa carne è chiamata grass-fed.
    Mi costa tutto una fortunata, ma grazie alla ritrovata forma fisica, riesco a guadagnare abbastanza per concedermelo senza sfrorzi. Cosa che prima.. :(
    Per quanto riguarda la flora batterica, sarebbe interessante fare una ricerca in rete, in quanto in Australia già da diversi anni, per curare moltissime patologie, si ricorre al trapianto fecale da soggetti sani a soggetti con patologie.
    So che la cosa può lasciare sbalorditi, a me lo ha fatto, ma i dati delle ricerche ed i test scientifici sono incredibili.
    Pensa che riescono addirittura ad eliminare gli psicofarmaci a soggetti pesantemente depressi, modificando la flora batterica intestinale.
    La stessa pratica è usata in caso estremi per debellare infezioni intestinali da batteri resistenti agli antibiotici.

    Ti prego di non fraintendere il tono e il senso delle mie risposte, non vogliono essere verità assolute, ma un punto di partenza per discutere e scambiare opinioni e esperienze, chissà che magari qualcuno provi e possa trovare giovamento.

    Solo in questo topic, come me, altre due persone hanno trovato un grande miglioramento e tu sei sulla strada giusta.
    Peccato che ci sia ancora chi nega a priori l'efficacia di questo regimi senza aver provato e nemmeno letto una riguardo.

    A presto!
     
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  12. Sabrina De Lisi
     
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    Ciao Stefano piacere sono Sabrina, anche io di Genova e per ora mi segue il primario di reumatologia Francesco versace al san paolo di savona :)
     
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    Ciao a tutti, anche io sono affetta da AR sieronegativa e sospetta sindrome di sjogren ( a breve farò le analisi) ho 2 ernie discali nella zona lombare, calcificazioni alle cuffie dei rotatori di entrambe le spalle, epicondilite ad entrambi i gomiti,erosioni ai polsi, lesioni dei menischi alle ginocchia e cartilagine inesistente in quello sx con annessa cisti di baker nella zona poplitea. Artrosi diffusa in tutta la colonna , retilineizzazione nella zona cerviale e un sacco di altre cose che non ho voglia di elencare. Ho effettuato una terapia con medrol e plaquenil x diversi mesi con conseguente disturbo gastrico e sospensione della stessa x ovvi motivi. Il mio reumatologo vorrebbe, dopo le analisi di rito tentare con il MTX. ..ma io sono veramente molto dubbiosa e MOLTO interessata da quanto letto a riguardo della cura dell'alimentazione. Premetto di essere quasi del tutto vegetariana : niente carne, formaggi, grassi animali,solo farine integrali frutta e verdura cruda e cotta ( ma non tutta) ....il mio intestino non sta bene lo stesso e ho la sindrome del colon irritabile da tutta la vita; da più di una settimana ho come un coltello nella schiena piantato nella zona dorsale con dei bei dolori e fitte da tutte le parti..concludendo nel mangiare secondo voi dove sbaglio? Non sono molto convinta di iniziare altre terapie che curano una cosa x distruggere un'altra. Datemi dei consigli grazie! Accetto tutte le informazioni possibili!
     
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    Alessandra

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    Ciao,
    io non sono la persona più adatta a darti indicazioni in merito ma a me sembra che praticamente già non mangi nulla. Una dieta sana, sicuramente giova a tutti ma è anche vero che non è la panacea di tutti i mali.
    Spero comunque, tu possa trovare aiuto da qualcun'altro.
     
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    Grazie tarantola ! Sei sempre molto gentile.
     
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