Artrite Reumatoide e lavoro notturno.

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    Buongiorno a tutti. Mi presento: sono Giulia, ho 32 anni, mi hanno diagnosticato l’AR a novembre 2021. Attualmente faccio Reumaflex, plasil (prima e dopo la puntura, alcune volte anche il giorno dopo), folina, e dicloreum al bisogno (2/3 volte a settimana, specialmente la sera), deltacortene sospeso gradualmente a ottobre.
    Da giungo 2022 lavoro in ospedale, sono un’infermiera in sala operatoria chirurgia generale. Quando feci la visita con la medicina del lavoro, per l’idonietà, il medico mi ha messo due limitazioni: NO a lavoro notturno (che nel caso delle sale operatorio è il lavoro notturno è in reperibilità dalle 20 alle 7) e movimentazione solo con utilizzo di ausili. Quindi lavoro dal lunedì al venerdì, con reperibilità solo diurne di 12 ore il sabato e domenica (7-19) a rotazione con i colleghi, e i festivi sempre reperibilità diurna. Al caposala e responsabile infermieristico va bene così, e non si sono mai lamentati della decisione presa dalla medicina del lavoro. Calcolando che ci sono giornate che sto in piedi anche 7 ore di fila, la sera ho bisogno di riposarmi un po’ di più rispetto a quando non avevo questa malattia, non trovo la posizione giusta a letto, e dormo veramente poco e male a volte. Ieri (quindi dopo 6 mesi e mezzo dalla prima visita) mi hanno rifatto la visita di controllo per la sorveglianza sanitaria, con una dottoressa diversa. Terapia sempre la stessa, sintomatologia uguale a giugno (alla prima visita), anzi, dalla sospensione del deltacortene sono stata bene, ma nelle ultime settimane sono tornati i fastidiosi formicolii alle dita dei piedi e mani intorpidite (contattato il reumatologo, in attesa di una sua risposta). Ho spiegato tutto la situazione alla dottoressa della medicina del lavoro, che confrontandosi con un’altra collega, non capisce come mai il dottore a giungo mi abbia messo queste tue limitazioni, dato che la malattia non è collegata al lavoro notturno. Quindi mi ha fatto un’idonietà normale, come se fossi una persona sana, senza problemi, quando in realtà non mi reputo tale, perché sennò non farei immunosoppressori per riuscire a stare meglio. La mia domanda è: chi ha ragione in questo caso? Ho fatto anche la richiesta d’invalidità, perché la mia dottoressa me l’ha proposto.
    Non so se c’è qualcuno che fa lo stesso lavoro o comunque simile, e ha ottenuto delle “agevolazioni”.
    Grazie a chi mi risponderà.
     
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    Ciao Giulia,

    Benvenuta nel gruppo dei Reum Amici. Il reumatologo non aveva sbagliato a darti delle limitazioni, dato che la malattia è purtroppo importante ed il malato ha bisogno di riposo per non compromettere il buon esito della terapia. I turni di lavoro specie se notturni possono dare problemi e nel corso del tempo possono variare l'esito della malattia. La tua è un A.R. recente e ti auguro che con il tempo non peggiori ma non darlo per scontato. Io ho l'A.R. da 35 anni e ne so qualcosa; all'inizio giocavo al pallone oggi.. lasciamo perdere.
    Avere l'A.R. si ha d'ufficio il 50% d'invalidità e nel tempo se la situazione dovesse peggiorare potrai fare anche degli aggravamenti.

    Se riesci tienici aggiornati.

    Un caro saluto

    Stefano
     
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    Ho letto su internet che la percentuale più bassa parte dal 20%, che potrebbe essere quella che assegnano a me, perché sostanzialmente faccio tutto quello che facevo prima.
    Ma la mia domanda è, se ovviamente sapete la risposta, posso controbattere la decisine del medico della medicina del lavoro, e farmi rimettere le esenzioni che mi aveva assegnato il primo medico? Anche sentendo un sindacato o semplicemente il reumatologo con un certificato fatto da lui? Grazie
     
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    Ciao,
    in genere in fondo al giudizio c'è scritto con caratteri un po' più piccoli che ci sono credo 30 giorni per poter contestare il referto ma non saprei dirti con quali modalità si può fare ossia se serve un'altra visita con il medico del lavoro o solo un certificato. Qualora fosse un'altra visita sicuramente ti può aiutare presentare un certificato del reumatologo, purtroppo le nostre malattie non sempre sono conosciute nelle limitazioni che provocano e nell'impatto che hanno sulla qualità di vita.
     
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    Si, ho ricevuto oggi il documento per l’idonietà, e nella parte bassa c’è scritto che posso fare ricorso entro 30 giorni. Credo che lo farò, non per andare contro la dottoressa che mi ha fatto il giudizio, ma per prendere un po’ di tutele in più. Grazie a tutti.
     
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    é un nostro diritto fare ricorso e credo che sia corretto farlo in questo caso.
    In bocca al lupo e se ci vorrai aggiornare siamo qui.
     
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    Ciao! Non so se vi può interessare, ma vi volevo aggiornare. Ho fatto ricorso, e i medici dell’asl mi hanno dato ragione e dato delle limitazioni:
    - no lavoro notturno
    - movimentazione dei carichi con l’aiuto di ausili
    - rivalutazione tra 12 mesi.
    Sono in attesa della chiamata da parte dell’INPS per la visita dell’invalidità!
    Ciao a tutti 😘
     
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    Ogni tanto una bella notizia. Sono felice per te e mi raccomando.. non demordere mai a chiedere ciò che ti spetta per legge.

    Buona Pasqua.

    Stefano

    CITAZIONE (Giulia0308 @ 6/4/2023, 15:53) 
    Ciao! Non so se vi può interessare, ma vi volevo aggiornare. Ho fatto ricorso, e i medici dell’asl mi hanno dato ragione e dato delle limitazioni:
    - no lavoro notturno
    - movimentazione dei carichi con l’aiuto di ausili
    - rivalutazione tra 12 mesi.
    Sono in attesa della chiamata da parte dell’INPS per la visita dell’invalidità!
    Ciao a tutti 😘
     
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    Ciao,
    sono anch'io molto contenta di aver avuto queste notizie.
    Purtroppo a volte bisogna lottare per quello che ci spetta.
    Buona Pasqua
     
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8 replies since 20/1/2023, 10:57   225 views
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