LA FAMIGLIA E LA MALATTIA REUMATICA

Cambiano i rapporti famigliari?

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  1. gemelli69
     
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    E' TUTTO VERO QUELLO CHE AVETE DETTO. PERO' SOLO CHI HA PROVATO UN DOLORE O UNA LIMITAZIONE COME QUELLA DELL'AR PUO' CAPIRE VERAMENTE CAPIRE QUELLO CHE SI PROVA.
    GEMELLI69
     
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  2. Laurasole
     
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    Magari userò un disegno di mio figlio (13 anni) come avatar, ma lui (cuore di mamma) è proprio bravo...vedrete...se riesco a scannerizzarlo...
    Comunque vorrei dire che dobbiamo anche imparare a dosarci un po', nel senso che comunque tutti hanno i loro problemi, e chiaramente non dobbiamo stressare le persone eccessivamente. Lo sò....lo sò... a volte non ci si riesce, però le lagne effettivamente danno fastidio. Bisogna imparare ad essere assertivi e chiedere aiuto al momento giusto nel modo giusto.
    (Forse predico bene e..razzolo...)

    Un salutone a tutti!
     
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  3. lidia69
     
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    Sicuramente il disegno di tuo figlio sarà bellissimo perchè i nostri bimbi ci stupiscono ....
    Comunque devo dire che il tuo attuale avatar a me fa molta simpatia perchè è felinamente da ridere!!!
    Quanto al fatto di non stressare le persone è un ottimo pensiero ma noi comunque siamo qui anche con la sfida di riuscire a cambiare la giornata di chi soffre e si perde in pensieri scuri e , qke volta, un pochino distruttivi. Ciao LAURASOLE
     
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  4. Liam
     
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    ho letto oggi questa discussione che è stata veramente ricca e a volte commovente.
    Vorrei dire qualcosa in base alla mia esperienza. Ad es. che recentemente sono stata in un reparto di dialisi e ho trovato gente felicemente sposata o in procinto di farlo e ciò mi fa pensare che l'amore è un mistero, una grande forza; sarò banale ma non devo mica parlare sempre proprio come psicologa.

    Quello che ha detto Sechi mi ha fatto ricordare di una volta che parlai con una coppia di genitori separati che avevano una figlia tossicodipendente, il padre era stato molto assente anche fisicamente, soprattutto dopo la separazione e si giustificava facendomi capire che forse lo era stato anche perchè si era sentito ed era stato svalorizzato dalla moglie. Dissi, bloccando ogni sua giustificazione:"meglio un padre con mille difetti che un padre che non c'è". Rimase scioccato credo, ammutolì e rimase colpita anche la moglie. Quello che voglio dirti è che sia per i maschi che per le femmine la figura del padre è importante, se è possibile recuperarla nei suoi lati positivi se ci sono, è bene farlo.

    Per aripiccola:leggo molte storie di gente che anche se con dolori,difficoltà ecc. però lavora tutti i giorni e questo da una parte mi fa pensare che la malattia sia in qualche modo sopportabile, dall'altra mi angoscia, mi intristisce e mi distrugge leggere di persone che per anni hanno girato da un medico all'altro e forse non hanno mai pensato di consultare anche uno psicologo.

    Saluti
     
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    Malattie Reumatiche: Artrite Reumatoide

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    E si...cara Valentina (Liam),
    Il problema vero è che al malato reumatico occorre affiancare la figura dello psicologo.
    Vedremo di fare di questa necessità uno dei nostri cavalli di battaglia della prossima Associazione. Il malato và supportato psicologicamente, non deve essere abbandonato a se stesso. Se te la senti insieme con l'associazione avvieremo un'importante studio a livello nazionale in materia, Il mio obbiettivo è creare una rete di sportelli per dare assistenza e consigli pratici sul diritto del malato e ove possibile supporto psicologico.

    Il progetto è elencato nello statuto dell'AIRA.

    Un abbraccio e grazie per la tua preziosa presenza

    Con affetto e stima

    Stefano
     
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  6. maviblu
     
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    concordo con quanto detto da gatta, in effetti e l'ho verificato di persona , parlare di malattia o di dolore fa scappare tutti... un po come la lebbra... in una società basata quasi esclusivamente sull'apparenza il dolore si vuole assolutamente rimuovere non pensando che puo succedere a tutti.. oggi stai bene e tra poco sei morto. Ho capito la precarietà della nostra condizione umana con la morte di due collleghi sotto i 50 anni, io personalmente non spreco il mio tempo con idioti la cui unica preoccupazione è farsi una lampada o vestire alla moda, insomma c'è di meglio....
     
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  7. Laurasole
     
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    Effettivamente la nostra è una società dell'immagine , terrificante, immagine che, sia ben chiaro, se gestita nel giusto modo, io stessa non rinnego, ma devo dire che stiamo veramente esagerando....soprattutto come vengono rappresentate le donne dai mass media....c'è da mettersi le mani nei capelli se penso a quante ragazzine (io ho due figli maschi adolescenti, ma anche una nipote di 16 anni, figlia di mia sorella, che è come un 'altra figlia) risultano insicure da certi modelli di donna proposti. Come se la vita fosse tutta silicone e auto di lusso.



    PS - Stefano ho parlato col Dr. Gorla che mi ha rassicurato concordando di fatto con il mio reum. ti ringrazio ancora).
     
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51 replies since 15/2/2005, 13:37   1116 views
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